Bartolomeo Giacometti, sacerdote e musicista veronese



Nato a Verona il 30 dicembre 1741, entrò adolescente nel coro della cattedrale diretta all'epoca da Daniel Del Barba dal quale prese lezioni di canto e di contrappunto. Dopo essere stato ordinato sacerdote, entrò a far parte, dal 1775, della Cappella della Cattedrale come basso, registro per il quale era dotato di una bellissima voce; grazie alle sue spiccate doti musicali aveva già avuto modo di farsi conoscere anche come compositore. Affiancò Del Barba nella riorganizzazione delle attività musicali della cattedrale veronese e nel 1779 gli venne affidato l'incarico di insegnante nella scuola del coro, e del riordinamento della cappella il cui numero di cantori era stato fissato in dodici elementi; l'orchestra, impegnata nelle funzioni solenni, contava sei violini, due viole, un violoncello, due oboi, due corni da caccia e organo. Alla morte di Del Barba, avvenuta nel 1802, Giacometti ne prese il posto portando la cappella veronese a livelli di eccellenza e producendo musica sacra di grande qualità. Largamente stimato dai contemporanei anche per la sua azione riformatrice della musica sacra a Verona, mantenne l'incarico di maestro fino alla morte avvenuta il 4 gennaio 1809. Tra le sue composizioni si ricordano: Kyrie e Gloria a 4 voci e strumenti; Gloria a 4 voci e strumenti; Credo a 4 voci e organo; Messa da requiem a 4 voci e basso continuo; Responsoria per i defunti a 4 voci e basso continuo; Dixit Dominus per voci e orchestra; Libera me a 4 voci e basso; Vexilla regis a 4 voci e strumenti; due Credo a 4 voci; Veni Sancte Spiritus e Victimae Paschali Laudes a 4 voci; Magnificat a 4 voci e organo; Te Deum a 4 voci; Responsoria del 1° notturno; Domine ad adiuvandum a 3 voci; due Salve Regina; Lauda Ierusalem a 3 voci; Lauda pueri a 3 voci; Pange lingua a 3 voci; tre Tantum ergo a 3 e 4 voci; Turbe per venerdì santo; Introito, graduale e offertorio a 3 voci; Benedictus Dominus Deus Israel a 4 voci e strumenti; Messa di morti a 4 voci e basso continuo. Responsoria a 3, 4, 5 voci e strumenti; nove Miserere a 1 e 3 voci e strumenti; due Vexilla a 3 voci e strumenti (1775) e uno a 4 voci e strumenti; tre Turba Passionis a 3 voci e basso (1789) e Passio Domini Nostri Iesu Christi (1793).
Le sue composizioni si distinguono per lo stile declamatorio e la freschezza delle melodie, spesso arricchite da un'orchestrazione interessante eppure estremamente funzionale; fu tra i primi compositori ad intuire gli effetti drammatici dei brani grazie a frequenti cambiamenti di ritmo e tonalità.